Lo frate ’nnamorato, libretto, Napoli, De Bejase, 1734

Esemplare consultato: I-Nc; pp. 80.

Sono stati mantenuti: 138 sghizzignosa; 139, 152 E accossì... donné moé tabacco (accettabile considerando una dialefe tra «e» e «accossì»); 360 penzace tu a ffarela chiegare (accettabile considerando una dialefe tra «tu» e «a»); 647 Non te lo ppozzo dire o pperché (accettabile considerando una dialefe tra «dire» e «o»); 837 Che bella accaseone (accettabile considerando all'interno di «accaseone» uno iato); 904 DON PIETRO la persuadarrà.) NENA Mirate inganno! (accettabile considerando in «parsuadarrà» uno iato); 1390 e chillo, che mme dà la passeone (accettabile considerando in «passeone» uno iato); 1458 Chisto sarrà deaschence pe mmene (accettabile considerando in «deaschence» uno iato).

Sono stati emendati: FRONTESPIZIO Tesone] Tosone; 3 malezeiuso] malezejuso (come a 7); 26 (È llesto)] (E llesto); 32 e passim aie] aje (in quanto forma prevalente); 79 nuie] nuje; 113 delo] de lo; 545 gneme] gnemme; 571 collecienzia] co llecienzia; II.3 SCENA II] SCENA III; 842 a pprimmo] apprimmo; 1042 maie] maje; 1087 mm'accedite] mm'accredite; 1153 gghioja] ggioja; 1231 Sì pian piano] Sì piano piano; 1282 CARD.] CARLO; 1413 ped'essere] pe d'essere; 1647 arriabbata] arrabbiata; 1727 almio] al mio; 1768 llà l'asciaje] lla lasciaje.

La grafia «shi» pro sibilante palatale è stata sempre resa con la grafia «sci». (es: Frontespizio: Shiorentine] Sciorentine; 37 Io mmaretà? Shiù shiù!] Io mmaretà? Sciù sciù!).

È stata mantenuta la grafia di parole come «vuoje», «tuoje», «nuje», «duje» ecc. che possono valere tanto come monosillabi quanto come bisillabi.

È stata conservata la grafia pseudofonetica del francese maccheronico (es: 92 ge sui votr serviteur = je suis votre serviteur).

Sono state omesse le indicazioni del daccapo nelle arie.

È stata ripristinata la corretta spaziatura dei versi spezzati nei casi in cui le loro parti vengono, nel libretto a stampa, indifferentemente allineate a sinistra.

Sono stati scritti su una stessa riga i versi con rimalmezzo che nel libretto a stampa vanno a capo dopo la rima.